Blog di Niubbo
Sleeper - Fra la vita e la morte
- Niubbo
- 12/04/2017
- 7
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*Dedicato a un lottatore con cui ho provato queste potenti emozioni
Il tuo corpo perfetto, muscoloso, duro come il marmo.
In mio potere.
Completamente.
Sento la tua resistenza che viene meno.
La sleeper con cui ti ho immobilizzato non si può sciogliere.
Ti dimeni.
Ti agiti.
Lei si stringe.
Sempre di più.
"Inutile resistere, inutile..." sussurro al tuo orecchio.
Tu reagisci, mi insulti, ti agiti
La morsa si stringe.
Con forza.
Inizi a sentirti mancare.
Ti muovi con sempre maggior difficoltà.
Ho il tempo di ammirare le tue masse muscolari, queste braccia grosse, vascolarizzate che non riescono ad opporsi.
"Ti voglio portare davanti ai cancelli dell'Ade" sussurro con tono monocordo. "Voglio portarti a un passo dall'annientamento, dalla distruzione...".
Non riesci quasi più a reagire... I tuoi muscoli si rilasciano... ti abbandoni lentamente a me.
Posso decidere della tua vita o della tua morte.
Sei di fronte agli inferi.
Posso decidere se spegnerti, spingerti al di là del cancello sorvegliato da Minosse.. o risparmiarti... e permettere al sangue di tornare a circolare liberamente.
"Torna... torna da me" sussurro. "Ritorna qui"...
E percuoto il tuo torace grosso e possente
I tuoi occhi spenti si rianimano, torni a renderti conto della realtà.
"Sei di nuovo qui" sorrido
"Non ce l'hai fatta, eh?" mi guardi con scherno, mentre fatichi a parlare fluidamente
"Come?"
"Alla fine, sei debole, non hai coraggio, hai avuto paura di finirmi"
"Non osare..."
"E perché? Sei un vecchio senza pall..."
Non ti permetto di completare la frase. Hai scelto l'estinzione. Io sono qui per dartela.
Serro nuovamente la sleeper.
Questa volta in modo repentino brutale.
Ti irrigidisci, provi a dimenarti ma non puoi nulla.
I movimenti si fanno sempre più lenti, difficoltosi...
Semrpe di più...
Sempre di più...
Ormai non ti muovi.
"L'hai voluto tu... l'hai voluto tu... l'Ade ti attende" dico con tono mocorde.
Mentre dal tuo corpo sta per uscire il tuo ultimo alito di vita.
Allento la presa.
Impieghi parecchio tempo a rinvenire.
"Forse sono davvero un senza palle... alla fine ti ho salvato" dico sorridendo
"E' stato.... bellissimo".
"Cosa? Sfiorare la morte?"
"No... Essere per qualche secondo sospesi... senza pensieri... senza ricordi... senza un passato".
"Sarò colui che ti porterà in questo Nirvana. Ogni volta che lo vorrai".
Memorie d'autunno - Bodyscissor
- Niubbo
- 10/16/2017
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Avvinghio le mie gambe alla tua vita.
Sono quadricipiti potenti, duri, inesorabili.
Stringo.
Forte.
Sempre più forte.
Ti dimeni. Digrigni i denti. Cerchi di alleviare il dolore.
Non puoi.
Più ti muovi, più la morsa è inesorabile.
Più ti muovi, più il dolore aumenta.
Tendo i muscoli.
Sempre di più.
Il dolore diventa un tormento. Impossibile da alleviare.
L'aria inizia a mancarti.
Le costole iniziano a cedere.
“Sei pronto?” domando calmo, con la voce bassa, quasi sussurrando quella che pare una minaccia.
Aumento di colpo la pressione.
Due pitoni che vogliono la tua disfatta.
Un grido ti si strozza in gola.
Vorresti battere la resa, ma non puoi.
Ti tengo le braccia. Saldamente. Impedendoti ogni movimento.
“Chiedi pietà”. Sussurro calmo.
Vorresti. Ma non puoi. Dalla tua bocca non esce neppure un fiato.
“Cedi… o muori” ora il tono è basso, minaccioso, senti davvero la fine che si avvicina.
La vista si appanna.
Il dolore ti pervade.
Solo ora, in un moto di pietà, allento di un poco la presa.
Il sangue e l'aria tornano a fluire normalmente.
Sei imperlato di sudore.
Ansimi.
Rumorosamente.
Senza posa.
Mi guardi.
“Tu sei… il mio… padrone”.
Ti lascio andare.
Crolli su di un lato.
Ti bacio.
“Sei mio. Ricordalo”.
Quando provi a smettere... ma la voglia di lotta è più forte di te
- Niubbo
- 8/20/2017
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Ci ho provato.
Ho sospeso l'account per qualche mese perché vedevo che la lotta, questo sito mi prendevano troppo.
Appena sveglio, subito connesso, arrivando a sentirsi appagato nel vedere accanto alla casella "Messaggi" il numero 2,3,5,7.
Si risponde agli sfottò che tanto mi eccitano.
Si organizza un incontro, cercando date compatibili.
La raccomandazione per l'avversario che magari sei riuscito a far cedere ma è stato davvero forte.
E poi, via di nuovo, un occhio al sito durante tutta la giornata.
E la sera prima di andare a dormire, un'ultima occhiata, mentre cerchi di capire chi siano i nuovi iscritti, dove abitino e chi ha visto il tuo profilo.
Poi ho pensato “Ehi, calmati, o ti annulli in questo sito”.
Qualche mese di pausa, convinto di poterne fare a meno.
Convinto che non è sano vivere così.
Inutile.
Sono ancora qui.
E con una voglia di lottare assassina.
Certo, ho perso un po' “di mano”, ora le busco spesso e volentieri e io, che sarei di indole un heel , mi ritrovo a cedere molto più spesso di prima.
Ma chi se ne frega.
Potessi ospitare lotterei tutti i giorni… fiato permettendo!
E a voi?
E' mai capitato?
Amo le sleeper.
Riuscire a sorprendere l'avversario, mettersi dietro di lui, assicurare il suo collo con il braccio destro, premere la sua nuca con la mano sinistra e tnerlo in questa posizione seguendo il suo corpo che si dibatte inutilmente… allentare e stringere frustrando la sua resistenza
E poi trascinarlo a terra, su di un fianco e serrare le gambe in una poderosa scissor che possa spremergli fuori il fiato dai polmoni… e agire sulle sue costole, applicando dolore crescente…
Avvicinare le labbra al suo orecchio.
Avere un tono pacato, di chi sa di essere ormai nel più completo dominio.
Spiegargli che ormai non c'è nulla da fare.
Che il suo destino è nelle mie mani.
Che basta solamente una piccola flessione del bicipite o del quadricipite per far arrivare il dolore a livelli insopportabili.
Sentire il sudore di entrambi che scorre…
E annusare la sua impotenza, ammirare la sua espressione contorta e il suo sguardo supplichevole.
Fino a sentire la parola “Pietà”, pronunciata con le ultime molecole di ossigeno rimaste...
"Chi è il padrone?"
- Niubbo
- 8/06/2016
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Guardarsi con sguardo truce, di sfida.
Avvinghiarsi.
Sentire i muscoli dell'altro tendersi.
Intuire il momento giusto.
Afferrargli il polso, torcere il suo braccio dietro la schiena, passargli l'altro braccio intorno alla gola e tenerlo in questa dolorosa posizione mentre gli sussurri all'orecchio: "Cedi o ti spezzo il braccio... sempre che tu prima non crolli svenuto a terra",
Non attendere la risposta e lanciarlo a terra.
Seguirlo per chiudere la sua vita muscolosa in un bodyscissor potente e serrato.
Sentire i suoi musugni, che si trasformano presto in dolore.
Ti guarda con aria sofferente.
Capisce che tu sei il padrone, ma non cede.
Aumenti la pressione e inizia a urlare.
"Mi arrendo!"
"Non sento"
"Cedo!!"
"Più forte".
E aumentare ancora la pressione.
"Pietà!!!"
"Chi è il padrone?"
"..."
Le gambe si contraggono e una scossa pervade il suo corpo.
"Aaaaaaahhhhhh!!! Tu! Tu!"
"Tu... cosa?"
"Sei tu il padrone! Ti prego, lasciami!"
Ultima stretta a piena potenza, poi viene rilasciato lentamente.
Rimane ansimante supino e dolorante.
Ti siedi sopra di lui.
Sorridi.
Gli accarezzo il volto: "Hai capito chi comanda?"
"Vaffanculo!"
"Risposta sbagliata". Gli prendi la testa e la serri fra le cosce.
Il suo volto diventa rosso e prova a farfugliare qualcosa.
"Supplicami"
"mpfmpf"
"Implorami"
"mpfmpf"
Allenti la presa per farlo parlare
"Pietà, ti prego, pietà!"
"Chi sono io?"
"Sei il padrone"
"Te lo ricorderai?"
"..."
La mossa divenda un headscissor in modo rapido e implacabile.
"Aaaaaaahhhhhhhh sì sì sì, sei tu il padrone sei tu il padrone!"
"Chiedi pietà!"
"Pietà! PIETA'!!!!"
Lasci la presa.
Ti alzi in piedi.
Metti il piede sul suo torace ansimante.
Perché sei il suo padrone.